lunedì 24 marzo 2008

Mozart suona il campanello!

Le nazioni opposte alle nozioni apposte non lo fanno apposta! Comunicano e si confrontano: fragilità e resistenza, controllo e compulsività, incomunicabilità ed eccesso discorsivo nevrotico. Magari introiettato. Magari introspettivo. Comunque negato!

Questo equilibrio a volte sorprende. Altre sottende dell'altro oltre le tende. Lo sguardo a tal riguardo ricorda una vista sorda. Il legame con la danza ciclopicamente avanza nella profondità di questa stanza. L'idea del rapporto con la soggettività altrui è al centro della ricerca sulle funzioni dell'ultima impresa onomatopeica del suo sé, il cui linguaggio a volte espressionista a volte più delicato ed intimista, inquadra rappresentazioni ed azioni fondanti dell'esperienza umana come l'amare, il soffrire, il provare le tensioni contraddittorie delle proprie aspirazioni e l'esperire il carattere provvisorio della vita. Il tutto sperando di poter spegnere ciò che davvero resta anelito del cuore. Dlin, dlon...

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